DI COSA SI TRATTA
Un mercoledì.
Un mercoledì sera, per la precisione.
Un mercoledì sera come tanti, uguale alla routine che chiunque abbia giocato a basket, ad ogni livello, svolge ogni mercoledì: prepara la borsa, salta in macchina, e si dirige in palestra.
La cosa più naturale del mondo.
Quel mercoledì, però, qualcosa cambia.
Quel mercoledì di inizio gennaio, in palestra Robi purtroppo non ci arriva, e ci saluta per sempre.
Sfidiamo chiunque abbia conosciuto Robi a non ricordarlo con un sorriso.
E’ fin troppo facile parlare bene di chi ci ha lasciato, ma in questo caso non è realmente fattibile fare altrimenti.
Educato come poche persone al mondo, matto quanto basta, dotato una buona dose di sfrontatezza senza che mai questa sconfinasse nell’arroganza, ma soprattutto dotato di un sorriso coinvolgente, di quelli che mettono a proprio agio all’istante, di quelli che sprigionano allegria, di quelli che sarebbe necessario mostrare il porto d’armi prima di sfoderarlo.







Coinvolgente,
quella è la parola chiave
La nostra Missione
L’unica cosa che noi, amici di Robi, abbiamo potuto fare è stata quella di portare avanti quel sorriso,
e di permettere a tutti, anche a chi Robi l’ha solo conosciuto di nome e a chi con lui non si è addirittura mai incrociato,
di farsi coinvolgere da quel sorriso.


L'Idea
L’idea di organizzare un torneo di 3vs3 al campetto di via dei Classici a Cremona
è stata tanto immediata quanto naturale.
Perché proprio in quel campetto
molti di noi hanno potuto apprezzare Robi,
la sua enorme vitalità
ed il suo amore smisurato per il basket.
Tutta estate, ogni singolo giorno, dalle 16 alle 20.
Che ci fosse da fare un cinque contro cinque,
o più semplicemente due tiri intanto che si chiacchera,
non sarebbe importato.
La cosa fondamentale era essere li, con una palla in mano,
in mezzo alla gente, su quel campo.

Quel campo che nel 2011
è diventato il SUO campo.